Attori: il Corpo (anni…dopo i 50) e la Mente.
Mente: “dunque, preparati che ora (sono circa le 20.00 di una normale serata) dobbiamo andare con amici al cinema o a teatro…”
Corpo: “sei scema; io di qui non mi muovo. Mi hai fatto fare la spesa, correre dietro vari autobus; mi hai portato in palestra e ora pretendi con una doccia, di portarmi in giro”
Mente: “ti prego; ho lavorato tutto il giorno tra casa, ufficio e computer. Comprendimi: ho voglia di svagarmi un po’; in fondo non è così difficile; solo un poco di buona volontà…e andiamo a rilassarci con un sano divertimento"
Corpo: “non se ne parla proprio. Fai una telefonata e disdici; la prossima volta, se hai velleità culturali serali, lasci stare la spesa, gli autobus e quel che ti pare, ma non la palestra: chiaro? Perché quella mi serve, più del pane. Mi dai un riposo pomeridiano e poi dopo posso darmi ad attività a tuo beneficio esclusivo. Capito?” [il solito egoismo maschile...nota dell'Autrice]
Il Corpo non andò al cinema e la Mente capì che doveva tener conto ormai dei voleri del Corpo, mentre prima non lo aveva quasi mai fatto: gli anni erano passati e aveva perso gran parte della sua autorità sul Corpo; ma rimanevano sempre amici cari legati a doppio filo e con buon senso potevano continuare ad andare d’accordo, come nel passato. E la Mente con dedizione davvero femminile dovette iniziare ad accettare i piccoli grandi egoismi del suo compagno.
Firuzeh
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