domenica 24 maggio 2009

Un sogno

Ho portato con me la Lampada di Aladino nel deserto ma il Genio mi ha fatto uno scherzo, un brutto sogno: vedo un maelstrom, un gorgo. No, sono sabbie mobili: io sono sul bordo della zona pericolosa cercando di evitare di farmi risucchiare dentro, ma vedo il viso di un amico che mi chiede aiuto. Sta sprofondando. Gli tendo una mano, un braccio; lo prende, ci si avvinghia, almeno così mi sembra. Per un certo periodo di tempo evito che sprofondi ancora; con sforzo cerco di tenerlo e di riportarlo sui bordi. Scivola di nuovo. Gli tendo una lunga pertica; sono lontana, ma l'afferra. Però qualcosa o qualcuno continua invece a trascinarlo giù, sempre più giù. Ora la sabbia gli lambisce la vita, sale inesorabilmente. Il mio amico potrebbe con uno sforzo imperioso salvarsi, ma non ne ha la forza: forse non vuole; mi guarda e lascia andare la pertica. Ha deciso di non ribellarsi a un destino che forse avrebbe voluto diverso, ma che si è creato con le sue mani: quisque faber della sua vita. Debolezza? Rassegnazione? Non lo so. Continua a scendere senza lottare: ora è in fondo al gorgo, non più sulle sabbie mobili; e io sono ai bordi del maelstrom; sta scomparendo; qualcuno lo tira inesorabilmente verso il fondo, nonostante il mio aiuto. Me lo aveva chiesto, questo aiuto, almeno così avevo creduto; ora lo respinge. Vedo i suoi occhi scuri e profondi che mi guardano a lungo con intensità, ma con rassegnazione. Scompare nei flutti e...la sabbia lo ricopre cancellando le tracce di quel che era il mio ricordo. L'amico è scomparso... Il dolore per la sua sparizione mi sembra insopportabile e il mio cuore forse si sta troppo affaticando.
Mi sveglio e mi chiedo se era solo un sogno.
Firuzeh

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